Il racconto interessa  tante persone in giro per il mondo ma sta emergendo che interessa anche i giovani ospiti di Villa Viviana. Poteva essere diversamente? Ed è proprio da una prima discussione che emerge l’interessante questione della barriera linguistica. Solo alcuni degli ospiti sono in grado di leggere l’italiano, in particolare coloro che sono in Italia già da diverso tempo. La maggioranza si trovano invece qui da poco, talvolta solo da un mese. Una parte di questi dispone di una lingua-ponte, spesso francese, talvolta inglese. Altri non dispongono di invece di queste lingue. L’italiano lo stanno studiando tutti ma è troppo presto per poterlo utilizzare.

Claude Almansi, che ringrazio come al solito, ha lanciato un paio di idee, quella di utilizzare un sistema di traduzione collaborativa online (Transifex)oppure il servizio Google Translate, con qualche accortezza. Questa seconda idea è emersa in seguito all’intervento di Ali, che manifestava il desiderio di capire ma al tempo stesso la difficoltà dovuta alla conoscenza della lingua. Transifex lo dobbiamo esplorare per capire se possiamo usarlo nella nostra situazione ma Google Translate lo possiamo utilizzare.

È per questo motivo che è convenuto ristrutturare  il blog, in modo da rendere facilmente accessibile la scelta della lingua. Se si consulta il blog su di un computer, a destra appaiono varie opzioni e specificazioni che prima erano confinate in fondo alla pagina. In cima, a destra, abbiamo messo il widget di traduzione di Google: chiunque ci può cliccare e vedere, dopo pochi istanti, la versione nella lingua preferita. Su un tablet o uno smartphone le opzioni appaiono dopo i post ma abbiamo limitato il numero dei post visibili a quattro, consentendo di accedere lo stesso facilmente al resto.  Come al solito, Google Translate va utilizzato con  buon senso, come ci spiega Claude. Tante espressioni peculiari di una lingua traggono in inganno il sistema, ma se si utilizza con spirito critico si riesce ad afferrare il senso della maggior parte dei discorsi. Va tenuto anche presente che i risultati non saranno egualmente buoni con tutte le lingue: saranno migliori con le lingue che hanno una struttura più simile a quella dell’italiano e che sono anche più frequentate.

Vale tuttavia la pena di fare l’esperimento. Quindi buon divertimento!