La ricognizione linguistica che avevamo fatto in settembre aveva rivelato che le trenta persone ospitate nel CAS parlavano una decina di lingue, al di là, in alcuni casi, della conoscenza di una lingua ponte, quale francese o inglese.
In quell’occasione ci venne l’idea di aggiungere i sottotitoli in alcune di queste lingue al famoso video nel quale Nelson Mandela spiega il concetto di Ubuntu. A noi la cosa interessava perché il sistema operativo che adoperiamo per riciclare i computer altrimenti destinati allo smaltimento è Ubuntu, o Lubuntu, una variante leggera per computer sottodimensionati. Il nome Ubuntu non è casuale, perché richiama il concetto della collaborazione disinteressata per il bene comune, che in questo caso è software libero – free software.
Recentemente sono arrivati alcuni ragazzi che hanno soggiornato in un CAS non lontano da qua. Sono ragazzi in gamba che hanno imparato discretamente bene l’italiano. Con loro possiamo impostare lavori che vanno al di là dello studio di base della lingua. Quando è emerso che conoscono il bambara abbiamo subito proposto di continuare il lavoro e abbiamo provato a dare loro la lista dei sottotitoli in francese e italiano. La volta successiva sono tornati con la traduzione fatta…
Ieri ci siamo messi al computer, abbiamo trascritto tutto nel computer e caricato i sottotitoli:
A questo punto abbiamo i sottotitoli in inglese, italiano, francese, urdu e bambara. Avevamo iniziato con il Tigrinya ma l’amico eritreo che ci aiutava è andato altrove. Chi vuole contribuire con altre lingue può andare direttamente in Amara:
Nelson Mandela Explains the concept of ubuntu
Per quanto mi riguarda è un lavoro di grande valore e profonda soddisfazione. Grazie Aly e Fousseny!
L’ha ribloggato su Blog di Andreas Formiconi.
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Complimenti a tutti voi per l’idea e la realizzazione. A me ha colpito molto anche la lentezza del parlare di Mandela: un esempio di attenzione e di cura nel farsi intendere e capire. Il riuscire a seguire bene le vostre sottotitolazioni mi ha aiutato amche a comprendere questo. Grazie.
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grazie per il follow-up su questa affascinante situazione. Mi manca tutta la stimolazione che non esiste altrove nella mia vita!
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Hai ragione Alberto. Poche parole, pronunciate lentamente. Per ridare loro valore. Ce n’è tanto bisogno.
Grazie
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Marcie ma tu sei dei nostri 🙂
A presto!
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