B. mi scrive che un suo amico ha un problema con il telefono. Ci incontriamo, poi andiamo a casa mia a vedere un po’ in internet, perché quel problema non l’ho mai affrontato. Beviamo tè e cerchiamo la soluzione. Il telefono ora funziona e io ho imparato qualcosa in più su cosa usano questi ragazzi per comunicare: una cosa per loro fondamentale, essendo costretti a vivere in uno spazio isolato dal mondo. Scopro inoltre che B. conosce il Bambara, lingua parlata da circa 15 milioni di persone in Mali e altri paesi dell’Africa Subsahariana e per la quale, qualche anno fa, avevo scoperto esistere il correttore ortografico per LibreOffice.
Il Bambara era sfuggito dalla nostra esplorazione linguistica. Aggiorno conseguentemente i vecchi post (Un grande cerchio e Sottotitolare per imparare: iniziamo dall’Urdu) e propongo a B. di estendere la sottotitolazione del video di Nelson Mandela su Ubuntu anche al Bambara. È l’occasione per fare il punto della situazione sulla sottotitolazione del video, che può essere visto qui:
Lingua | Completamento | Autore |
Inglese | Finito | Andreas |
Bambara (Mali e paesi limitrofi) | Iniziato | B. |
Francese | Finito | Claude |
Italiano | Finito | Andreas |
Tigrinya (Eritrea) | Iniziato | C. |
Urdu (Pakistan, Bangladesh) | Finito | Z. |
Viene in mente quanto sia naturale essere curiosi gli uni degli altri. Quanto sia naturale bere qualcosa insieme, esplorando mondi lontani, senza intermediazioni giornalistiche o turistiche – provare a risolvere qualche piccolo problema insieme, piccolo per te, magari grande per l’altro. Quanto sia naturale vedere ragazzi (neri) giocare a pallone con ragazzini (bianchi) molto più piccoli – oggi quando sono andato a prendere B. e D. – semplicemente ragazzi che si divertono.
Viene in mente quanto poco ci voglia a rendere la vita appena più serena, con piccoli gesti e un po’ di sana curiosità. Senza pretendere di risolvere alcunché di decisivo e senza impelagarsi in discorsi che comunque ci sovrastano.
Giusto un po’ di umanità. È chiedere troppo?
L’ha ribloggato su Blog di Andreas Formiconi.
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Il Bambara – ne avevo scoperto l’esistenza adolescente nel poema Bois d’Ebène dello scrittore haitiano Jacques Roumain:
… Mandingue Arada Bambara Ibo
gémissant un chant qu’étranglaient les carcans
(et quand nous arrivâmes à la côte
Mandingue Bambara Ibo
quand nous arrivâmes à la côte
Bambara Ibo
il ne restait de nous
Bambara Ibo
qu’une poignée de grains épars
dans la main du semeur de la mort)
Ce même chant repris aujourd’hui au Congo
Mais quand donc ô mon peuple
les hivers en flamme dispersant un orage
d’oiseaux de cendre
reconnaîtrai-je la révolte de tes mains ? …
Ma non l’ho mai sentito, o se l’ho sentito non l’ho riconosciuto. Quindi che bello che B. abbia iniziato la sottotitolazione in Bambara.
***
Altro trucchetto per la traduzione di sottotitoli con Amara: quando si entra nello strumento, nella colonna di sinistra appaiono quelli in lingua originale. Ma in cima a quella colonna quella lingua apre una lista a tendina che consente di sceglierne sottotitoli esistenti in un’altra lingua: vedi “8. Reference Language Selector” in The anatomy of the subtitle editor.
Auguri e buon lavoro,
Claude
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ciao allora io sono maliano che parlare bambara anche un po’ italiano pero prima probleme lingue anche telepone ma ora grazie a diue.ma prima abito a poggio adesso sono di firenze quando voi besogno qualche di io. voi devete demade mi allora andrea come lavoro.ancora scuosa mi pero ora trop tranqillo tu voglia qualcosa demade
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