Qui solo le sue parole, esattamente come le ha scritte. È scritta anche troppo bene per una persona che un anno fa non sapeva una parola di italiano. Ma è scritta bene perché esprime concetti fondamentali e profondi, che le imperfezioni linguistiche forse mettono ancora più in evidenza: questo ragazzo si sta formando una testa ben fatta, ancor prima di averla ben piena.

Oggi era l’ultimo giorno dello studio a scuola di Poggio alla Croce.
Era una scuola dove gli stranieri imparano un sacco di cose.
Era una scuola dove abbiamo imparato tutto ciò che avevamo bisogno: in italiano; in inglese e soprattutto la cultura italiana.
In questo momento è molto difficile a allontanarci agli abitanti di ” Poggio alla Croce oppure restare da lontani ai nostri maestri o le nostre maestre.
Ci dispiace moltissimi ma non abbiamo il scelto.
Vi diciamo che non abbiamo tante parole da dire perché vivere con voi è stato molto bello.
Dovete essere orgogliosi di voi stessi perché tutto quello che avete fatto anche state facendo. Avete creato una storia incredibile ed incancellabile nel nostro paesino .
Un paesino che l’umanità è rispettato molto.
Per alcune persone vivere con gli ragazzi Africani è un annoia oppure come un peccato.
Ma con voi non è stato così, sempre con i sorrisi , belle parole , senza delle parolacce né la distinzione di pelle ecc.
Siamo stati fortunati a vivere con voi di un momenti del questo viaggio. Dopo lo studio a Poggio, abbiamo capito che ognuno di noi “dev’essere padroni del proprio destino”
Grazie per averci insegnato del buon atteggiamento ed insegnarci come si funziona in Europa.
Grazie per averci capire che non dovremmo essere come le persone delinquente oppure l’elemosina.
Non vi dimenticheremo mai.