
Gli effetti della mappa della positività si vedono. È grazie ad essa che avremo il piacere di incontrare questi amici a Gemignaga per parlare della dimensione globale dell’accoglienza locale.
Ed è sempre questa storia che racconteremo presso l’università di Akureyri, in Islanda, il prossimo due aprile, nel convegno Il ruolo delle università a fronte delle sfide della società e per la promozione della democrazia: inclusione, migrazione e educazione alla cittadinanza.
Il riassunto
Si racconta dell’insediamento di un centro di accoglienza straordinaria in un piccolo paese della campagna fiorentina, della violenta reazione popolare e della controreazione da parte di un piccolo gruppo di cittadini, sfociata in una serie di azioni di autoformazione e in una scuola bisettimanale di lingua e cittadinanza italiana che dall’agosto 2017 ad oggi non ha mai avuto interruzioni. La cosiddetta Scuolina si è ispirata al modello di Barbiana e vi operano su base puramente volontaria i cittadini che si confrontano con i ragazzi secondo un modello didattico uno a uno. In circa due anni, venti dei trenta ragazzi ospitati dal CAS hanno contratto rapporti regolari di lavoro sul territorio grazie alla frequentazione della Scuolina. I progetti sorti intorno a questa iniziativa spontanea e la rete di relazioni che si è sviluppata conseguentemente hanno portato alla creazione della cosiddetta mappa della posititività, una crowdmap che raccoglie storie di accoglienza, da quelle minime familiari a quelle create da associazioni o organizzazioni più grandi. La mappa testimonia la dimensione locale delle singole storie, ognuna unica nel suo genere, rivelando al tempo stesso la dimensione globale di una potente e pervasiva spinta all’attenzione per l’altro che si manifesta in tutti i popoli. È così che dal piccolo paese di collina, la mappa si è estesa al territorio toscano, a quello nazionale per giungere infine alla dimensione europea. La mappa può essere usata per azioni di contrasto alla narrazione distorta e declinata sul negativo prevalentemente offerta dai media e dagli agenti politici.
Grandi, grandi e grandi. Un saluto e un ringraziamento (per quello che fate) anche da parte di mia moglie Silvia
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