Come un camaleonte la Scuolina si adatta alle circostanze del nostro presente.

La Scuolina si fa virtuale. Stiamo vivendo un periodo di chiusura alla socialità diretta e questo ci nega opportunità di incontro, così la Scuolina si è dovuta interrompere, almeno per un po’. Se il filo diretto del contatto si è interrotto non si sono interrotti i contatti virtuali però. Abbiamo così scoperto che siamo vicini anche stando ognuno nella propria abitazione, e poco importa la distanza fisica che ci separa. Grazie al supporto dei telefoni, dei computer, insomma della tecnologia, siamo ancora in contatto e lo siamo a orari diversi dal solito anche, e lo siamo contemporaneamente con più persone e lo siamo perché lo scegliamo. Scegliamo di essere accanto agli altri perché ci serve, anche quando non ci si può toccare.

L’esigenza di fare italiano si mischia a quella di voler fare due chiacchiere, di volersi sentire utile, di volersi sentire ascoltati. Sono le esigenze di tutti queste, sia dei volontari che dei ragazzi. In questa nuova dimensione in cui si è configurata la Scuolina si riscopre il valore della relazione, la sua importanza per ciascun essere umano e la si sente ancora più forte perché a ciascuno di noi manca la possibilità di coltivare la relazione nei modi consueti. In questo nostro essere isolati si sono rafforzate certe relazioni, certe altre si sono create dal nuovo. Una modalità di relazione possibile grazie alle tecnologie della comunicazione, da quelle già utilizzate ad altre poco conosciute, vari mezzi sono entrati in gioco e ci permettono di stare insieme. Uno stare insieme che significa condivisione di vita quotidiana, una invasione discreta delle case degli altri :anziché uscire di casa per fare Scuolina è la Scuolina che entra in casa. In questa nuova forma di Scuolina si fanno tante risate, ci si racconta del quotidiano, si condividono le paure e le gioie delle nostre giornate e lo si fa in una dimensione ancora più intima perché stiamo con-dividendo tutti la medesima situazione di chiusura sociale. Una situazione anomala ma con spunti interessanti: darsi all’altro per il piacere di farlo ci fa scoprire meno soli, meno esclusi, ci fa sentire comunità.

La Scuolina sta arricchendosi di valore in questa sua nuova dimensione: il senso di comunità nasce dalla condivisione di esperienze, e questa situazione nella quale tutti ci troviamo a causa del COVID-19 ci avvicina ancor di più, ci sincronizza in tutti i sensi. Nella speranza di un ritorno ad una socialità diretta intanto ci godiamo i pregi di una socialità virtuale, alla quale ci siamo adeguati in fretta e dalla quale stiamo ricavando il beneficio della condivisione e della vicinanza: aspetti importanti per ognuno di noi.