Nel post Fra Palazzolo e Figline si narrava principalmente delle attività. Elettra è andata invece a intervistare alcune persone a Palazzolo, dove alloggiano i ragazzi.
A Palazzolo ci sono 500 abitanti e il CAS è gestito dalla cooperativa Il Cenacolo.
I richiedenti asilo soggiornano all’albergo La Rotonda; attualmente sono 24 e la maggioranza proviene dal Bangladesh, poi ci sono 2 pakistani e 2 nigeriani. Questa struttura funziona da tre anni e alcuni degli attuali residenti sono gli stessi da due anni, quindi non c’è sempre un ricambio continuo. Questa struttura rinnova annualmente il contratto con la cooperativa. Il proprietario dell’albergo è sempre presente nella struttura. Entro la mezzanotte i beneficiari dovrebbero rientrare e sono liberi di andare dove desiderano quando non sono impegnati con la cooperativa e le varie attività. Non ci sono mai stati problemi perché queste persone sono tranquille e hanno stabilito buoni rapporti col paese.
Tre operatori della cooperativa si alternano a visitare i beneficiari. La cooperativa è responsabile del vitto che comprende colazione, pranzo e cena. Non essendo abituati al nostro cibo la cooperativa ha successivamente stabilito un accordo con una struttura a Troghi dove loro si possono cucinare il cibo secondo le loro tradizione e frequentano anche un corso di cucina. Una signora del luogo è pagata dalla cooperativa per fare le pulizie nell’albergo due volte la settimana. Le camere devono essere curate dagli ospiti. Un insegnante di Italiano fa lezione in un ambiente offerto dalla chiesa vicina. Ai ragazzi vengono forniti i biglietti per l’autobus oltre a 2,50 € al giorno con i quali riescono a pagarsi la carta SIM. Per il telefonino usano una SIM Lycamobile che permette loro di fare telefonate internazionali a prezzi bassi. La cooperativa dispone di interpreti e di persone che li seguono nella preparazione alla richiesta dei documenti.
La comunità di Palazzolo è stata protagonista un anno fa di una storia raccontata da Paolo Fabiani sulla Nazione. C.M., un ragazzo bengalese era benvoluto da tutti e quando fu allontanato da Palazzolo la popolazione si attivò per recuperarlo. La storia ha avuto lieto fine e il ragazzo si sta inserendo molto bene sul territorio. Le persone intervistate dicono che a breve uscirà un altro articolo su di lui. Alcuni di questi ragazzi studiano nelle scuole del Valdarno e uno si è iscritto ad Agraria a Firenze.