Variopinto il primo compleanno di Duccio. Lui non fa calcoli, non ha pregiudizi, se le cose girano si diverte e basta. Così dovremmo fare noi. Dovremmo riuscire a imparare dai bambini per dare un senso più alto alla nostra vita. Prendendosi invece troppo sul serio la sviliamo, questa vita.
La stessa cosa ce la insegnano questi ragazzi, con la loro allegria e la loro spontaneità. Hanno fatto un regalo, a Duccio. Nel senso che lo hanno costruito loro. Appena l’ho visto m’ha ricordato i balocchi con cui giocavo da piccolo, erano fatti così. Ho pensato che fosse stato tirato fuori dalla soffitta di qualcuno di noi, invece no. Un gruppo di loro sono andati a casa di Malò e con i suoi attrezzi e pezzetti di legno trovati in giro hanno fabbricato questo carretto. È un regalo bellissimo quello che ha ricevuto e né lui né i ragazzi che lo hanno fabbricato ne possono percepire il valore, nella meravigliosa semplicità dei loro gesti, di donare e ricevere. Senza calcoli.
Ma di doni qui se ne fanno diversi. Come quello che ci hanno fatto Laura e Daniel, che sono venuti da Pescia, per partecipare alla vita del laboratorio, trovando oggi la festa di Duccio. O come i sottotitoli in curdo che due ragazzi hanno aggiunto alla video-intervista di Nelson Mandela sull’idea di Ubuntu, che ora è disponibile in italiano, inglese, francese, bambara, urdu, curdo.
I like the guys have made this wagon, a good story!
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